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Da Mo.Sa. Genova: nasce il Movimento delle Saracinesche

Il gruppo, attivo su Facebook con migliaia di adesioni, riunisce e dà voce alla protesta delle categorie più colpite dalla crisi Covid 19 con sette punti concreti da cui ripartire. Artigiani, commercianti, bottegai, ristoratori, baristi e albergatori. Sono questi i rappresentanti delle categorie che hanno aderito fin da subito all’idea di Marino Poerio, titolare di un piccolo forno del centro cittadino.
“Vogliamo dare voce a tutti colori che sono abbandonati dallo Stato – spiega il fondatore Poerio – ma che saranno costretti a pagare i debiti di una situazione di cui siamo vittime indebitandoci ancora con le banche. Siamo coloro che vivono esclusivamente “stando aperti” in un momento in cui l’Italia è drammaticamente chiusa”.
Una categoria già vessata da una situazione difficile da sostenere prima ancora dello scoppio dell’emergenza, che ha solo acceso ulteriormente sulle problematiche.
“Una ciliegina su una torta già avariata da tempo – prosegue Poerio – Vogliamo che questa iniziativa faccia prendere coraggio alle migliaia di attività che non hanno mai avuto un vero e proprio rappresentante per mettere in luce le proprie ragioni.

Il MOSA non è solo un movimento di protesta, ma soprattutto di proposta. Sono stati infatti individuati sette punti fondamentali (da attuare fino alla fine del 2020) per ripartire:

  1. Stop delle locazioni commerciali: venendo di fatto a mancarne l’oggetto, ovvero il commercio stesso. Chiediamo che lo Stato si prenda carico dell’obbligazione che abbiamo coi proprietari dei muri.
  2. Cancellazione delle tasse: gli oneri non devono essere né posticipati, né rateizzati, ma eliminati.
  3. Proroga delle Cassa Integrazione fino alla riapertura delle attività.
  4. Eliminazione degli oneri contributivi in busta paga , a riapertura avvenuta, per un periodo di sei mesi. Successivo affiancamento dello Stato, a scalare progressivamente, nel pagamento dello stipendio netto.
  5. Pos: annullamento delle commissioni alle banche.
  6. Blocco di nuove licenze: le liberalizzazioni, nell’ultimo ventennio, hanno dato vita a un sistema in cui l’offerta è cresciuta in maniera abnorme. A tutela del valore di ogni attività, chiediamo il ritorno definitivo a un regime di contingentamento delle licenze.
  7. Helicopter Money: non possiamo indebitarci per pagare i debiti. Chiediamo che venga accreditato sul conto corrente di tutti i cittadini maggiorenni, sia noi saracinesche che cittadini che non hanno avuto gravi problemi dalla crisi, una cifra congrua e adeguata affinchè si possa far ripartire tutti insieme l’economia.

Qualora non dovessimo godere di considerazione, preannunciamo che scenderemo in piazza per manifestare il nostro totale dissenso.
Il MoSa è presente sui principali social network, tra i quali si registra anche un canale Youtube dove è possibile vedere tutte le interviste e le dirette del Movimento. Al seguente link è possibile iscriversi virtualmente al gruppo per condividere le proprie problematiche in attesa di una prossima manifestazione a Roma appena sarà possibile organizzarla:

https://www.facebook.com/groups/683931819043361

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