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Da Cabs Alessandria: il bracconaggio non si ferma in tempo di coronavirus

L’ennesima dimostrazione di come il dilagante bracconaggio italiano non si fermi neanche difronte alla minaccia di diffondere il coronavirus. Lo afferma il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, che sottolinea come in poche ore due lupi siano stati colpiti dall’azione naturicida dell’uomo. Un secondo animale, infatti, è stato rinvenuto in provincia di Trento. Purtroppo era stato ucciso dal veleno.
Il lupo segnalato dai Carabinieri di San Sebastiano Curone alle Guardie faunistiche della Provincia di Alessandria è stato rinvenuto con una ferita alla zampa causata dal cappio della trappola, il cosiddetto “laccio”, posto dal bracconiere. “Per fortuna – si legge in un comunicato del CABS – il lupo si è salvato: in altri casi si è giunti all’amputazione dell’arto che ha causato la pressoché certa morte dell’animale trappolato. Non è dato sapere se la trappola era stata piazzata per i lupi, ma di certo era destinata alla grande fauna”.
Secondo i dati in possesso dal CABS, nei mesi di marzo e aprile 2020, i casi di bracconaggio registrati in Italia non sono granchè inferiori a quelli dei rispettivi mesi dell’anno scorso. Una ulteriore conferma di come il dilagante bracconaggio italiano non si fermi davanti a niente.
Il CABS ha più volte rilevato come i reati che dovrebbero costituire da deterrente per chi minaccia il patrimonio faunistico italiano, sono troppo deboli. Il fatto che chi trasgredisce la legge continui la sua attività quando massima dovrebbe essere l’attenzione nei confronti del bene comune, lascia pochi dubbi sul reale senso di impunità che parrebbe caratterizzare tali individui. Il CABS ricorda in ultimo come tutti i reati relativi alla violazione della legge venatoria sono di mera natura contravvenzionale, mentre, al pari dei cosiddetti animali d’affezione, andrebbero trasformati in più forti reati-delitti. “Si tratta – ha affermato il CABS – di un distinguo incomprensibile”.

Il Cabs è un’associazione di volontari con sede a Bonn specializzata nell’antibracconaggio. ed è attiva in Italia con numerosi nuclei, oltre che a Malta, Francia, Germania, Spagna, Cipro e Libano

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