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Da Cgil Filcams Piemonte: migliaia di lavoratori sono senza soldi

Questo il grido di allarme lanciato dalla Filcams Cgil del Piemonte. L’emergenza sanitaria, aperta dalla pandemia del coronavirus, perdura da oltre due mesi e i dati del contagio in Piemonte sono ancora preoccupanti. Siamo al fianco di tutte le lavoratrici e i lavoratori che in questo tempo nefasto non hanno mai smesso di lavorare e hanno garantito servizi essenziali e attività di pubblica utilità, quotidianamente esposti a rischi e per cui continueremo a chiedere massima tutela sanitaria e garanzie di sicurezza. Ma esiste un altro popolo di lavoratrici e lavoratori. Quelli che per effetto dell’emergenza sanitaria sono rimasti a casa e da settimane attendono la copertura economica degli ammortizzatori sociali. Un’attesa che sta mettendo in ginocchio migliaia di persone e le loro famiglie. Solo grazie agli accordi sindacali che in queste settimane siamo riusciti a siglare, abbiamo potuto garantire forme di anticipazione salariale che hanno realizzato per le persone una continuità di reddito indispensabile. Ma per tantissime altre questa condizione non è stata consentita. In molti casi le aziende non hanno potuto assicurare anticipi ai loro lavoratori, ma molte altre non hanno voluto. Il dato vero è che oggi in molti settori con le attività ferme, pensiamo al commercio diffuso, alle mense scolastiche, ai pubblici esercizi, alla ristorazione collettiva, alla filiera del turismo e a quei segmenti produttivi bloccati dal lockdown, i lavoratori non percepiscono salario da molto tempo. I pagamenti degli ammortizzatori sociali da parte dell’INPS tardano ad arrivare. In Piemonte, anche per effetto dei ritardi e dell’inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla giunta regionale, ancora non registriamo concrete pratiche sugli anticipi bancari. Non possono essere i ritardi e le lungaggini burocratiche la ragione per cui i lavoratori e le loro famiglie non riescono oggi ad avere i soldi per poter vivere in maniera dignitosa. È una condizione insostenibile che va risolta subito! Regione Piemonte, banche, INPS, aziende assumano la responsabilità di dare risposte immediate a ciò che si sta trasformando in una vera e propria emergenza sociale. Siamo molto preoccupati. La copertura degli ammortizzatori sociali stabilita dal Governo per affrontare la prima fase dell’emergenza sanitaria è terminata o sta per terminare. Sono necessari urgenti provvedimenti che garantiscano il reddito di migliaia di lavoratrici e lavoratori per i prossimi mesi. Così come necessario intervenire subito per sostenere categorie di lavoratrici e lavoratori rimaste ingiustamente e drammaticamente escluse da strumenti di protezione sociale, prime fra tutte collaboratrici domestiche, colf e badanti.

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