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CINISMO STALINISTA: ALEGAS HA CHIESTO IL FALLIMENTO D’UNA CASA DI RIPOSO IN RITARDO COL PAGAMENTO DELLE BOLLETTE

San Salvatore Monferrato (AL) Max Corradi – Che Amag sia malridotta (ma la compra l’Amiu o il giudice dirà di no?) è un dato di fatto attinente alla regola del contrappasso per cui Alegas, la sua controllata del gas, è… alla canna del gas! Se così non fosse non si spiegherebbe come mai si sia ridotta a chiedere soldi all’Ipab di San Salvatore che sta esplodendo per i debiti e i vecchietti ospitati rischiano di finire sotto i ponti. Alla fine, e come al solito, avevamo ragione noi di Alessandria Oggi. Abbiamo scritto abbondantemente sulla scarsa, per non dire nulla, affidabilità della cooperativa Orizzonti 3000, gestitrice di Ipab e debitrice da due anni di ben due milioni di euro nei confronti di Valleverde Srl, la proprietaria dei muri dove Orizzonti 3000 amministrava qualche casa di riposo, e non si capisce come mai la Regione (assessore Fernandel) abbia consentito che si insediasse – proprio lei – nella gestione del Santa Croce. Ora si viene a sapere che non ha pagato neppure i dipendenti dell’ospizio, di cui è stato nominato a suo tempo (sempre dal mitico Fernandel Ugo Cavallera) commissario straordinario tale Tortarolo ragionier Sandro (ex Pci, poi Pds, poi Ds, ora Pd doc) da Novi Ligure, uno “sfasciacarrozze istituzionale strapagato” che dove è andato, molte volte, troppe, ha fatto disastri (Lercaro di Ovada, Farmacom di Tortona, Comune di Alessandria nella Giunta Scagni, solo per citarne alcuni). Alla fine, avvicinandosi l’inverno e per evitare che i vecchietti  schiattino in massa di polmonite,  il povero Ipab (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) Santa Croce, tramite il gestore Orizzonti 3000, ha dovuto versare 170.000 euro ad Alegas che ne aveva chiesto il fallimento. È così per pagare le bollette non ha pagato gli stipendi, altro che guerra fra poveri! Ma come è stato possibile affidare una struttura commissariata a soggetti senza garanzie? Eh Fernandel, come è possibile? Al Santa Croce prima di loro c’era la famosa Polima che aveva promesso 8 milioni di euro in quarant’anni e non ha dato un euro (gli ineffabili Tortarolo e Barbin l’hanno lasciata andar via senza batter ciglio!). Ora il dottor Giuseppe Pollarolo “James Bond”, presidente della commissione di vigilanza sulle case di riposo per l’Asl Al, avvertito di quello che sta succedendo a Frassineto (casa comunale di Muzio) e a Occimiano (casa comunale di Berra, che fa li stess) dove ricoverano ospiti non autosufficienti senza licenza, fa sapere che si sta muovendo perché ci sono situazioni gravissime. Tanto per cambiare, se a San Salvatore c’è Tortarolo e Orizzonti 3000, a Occimiano ora c’è Polima (ecco dov’era finita!) subentrata a Orizzonti 3000. È interessante notare che per un anno, prima che arrivasse Orizzonti 3000, a Occimiano aveva operato la cooperativa Bios di Bruno Paradiso che è fuggito a gambe levate. Ricordiamo solo che Bruno Paradiso poco più di tre anni fa è stato protagonista della vicenda riguardante Argental Srl, in quanto era Presidente di Palea Srl che ha effettuato una “fusione inversa” (cioè quando il pesce piccolo si mangia il pesce grosso) di Argental Srl, cioè se l’è pappata. L’affare è stato concluso il 23 giugno 2011 dal notaio Mussa, dove è stata fatta la fusione inversa di Palea Srl in Argental Srl presenti Ubaldo Gatti presidente del CDA di Argental Srl e Bruno Paradiso amministratore unico di Palea Srl, la “pattumiera” di Hodie Srl. Insieme a questi c’erano il rappresentante di Intesa San Paolo, la banca che ha finanziato l’operazione, Marì Chiapuzzo in rappresentanza di Hodie Srl, il rappresentante di Bios ed i creditori di Argental Srl. Si trattava di cedere il 90% di Argental Srl a Hodie Srl che ha comportato anche il passaggio di proprietà dell’immobile dove ha sede la Casa di Riposo per anziani Nicola Basile e Argental Srl ora incassa l’affitto pagato da Bios cooperativa Sociale Onlus che ha preso in gestione l’attività assistenziale. Intanto a Teruggia c’è la Don Lodigiani, quella cui Orizzonti 3000 ha ceduto il credito verso l’Asl di un milione nonostante fosse pignorato per pagare il creditore Valleverde (2 milioni) che non ha visto il becco di un quattrino. Ma a Teruggia succede anche che, in seguito all’ispezione dei carabinieri del Nas, sono stati sorpresi due medici di base, un uomo e una donna, fornire prestazioni in ambito libero professionale ma in modo continuativo. Per la legge infatti i medici di base possono svolgere attività propria o di consulenza in varie strutture, purché il loro lavoro non sia continuativo e il compenso avvenga tramite assegno o conto corrente, mentre i medici dedicati alla cura degli ospiti delle case di riposo sono a carico dell’Asl. Naturalmente sul solito foglio di Torino c’è toccato leggere la sperticata difesa della cooperativa Don Lugani che gestisce la struttura per anziani Villa Poggio di Teruggia, dove il Nas ha effettuato l’ispezione, fatta da tal Cosimo Aceto che è vice presidente di Orizzonti 3000 (ma va?)  che ha difeso gli indifendibili medici di base illegali.
Noi di Alessandria Oggi non siamo né bravi né cattivi, né troppo furbi né troppo ingenui, ma delle persone normali, di intelligenza normale, di buoni costumi, che fanno i cronisti. Per questo registriamo una realtà che è fuori dal mondo, che vede una città sprofondare sotto un mucchio di menzogne, ruberie, corruzioni ad ogni livello ed in ogni settore.
Noi facciamo solo il nostro mestiere e cerchiamo di farlo bene. Tutto qui. Il resto lo fanno gli altri.

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