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DA CRISTINA FAVA VICESINDACO DI CASALE MONFERRATO

In riferimento all’articolo apparso sabato 15 novembre dal titolo Ancora assunzioni inutili al Comune di Casale… e i cittadini pagano!, vorrei precisare quanto segue:
L’articolo scritto da Gianni Patrucco fa erroneamente riferimento ad “assunzioni”, mentre, in realtà, si tratta di lavoratori che vengono individuati da una società aggiudicataria di gara pubblica per la fornitura di prestazioni limitate nel tempo (contratti di somministrazione, o interinale che dir si voglia).
Questo tipo di procedura non è sicuramente innovativa per il Comune di Casale Monferrato, che l’ha utilizzata per tutta la legislatura 2009-14, nel corso della quale non ha attivato nessuna selezione per assunzioni a tempo determinato, che richiedono procedure molto più lunghe.
Inoltre, i risparmi fatti dalla Giunta Demezzi per la spesa di personale flessibile, non corrispondono a una scelta, ma sono dovuti a limiti fissati dalla legge. La spesa per questa categoria di personale, nel 2009, era pari a circa € 150.000 ed è rimasta sostanzialmente invariata anche per gli anni 2010 e 2011.
Dal 1° gennaio 2012, la normativa ha posto il vincolo di ridurre le spese per il lavoro flessibile a non più del 50% di quanto speso allo stesso titolo nell’anno 2009. Questo è il motivo per cui il Comune di Casale Monferrato, nel 2012 e nel 2013 non ha superato la spesa di € 75.000 (appunto il 50% del 2009).
Nel 2014 una nuova legge (la 114 dell’11 agosto) ha previsto che i Comuni della nostra tipologia, non sono più tenuti a rispettare la riduzione del 50% rispetto al 2009.
In questa nuova situazione, la Giunta avrebbe potuto spendere ulteriori € 75.000. Se avesse fatto questa scelta, avrebbe aumentato la spesa per il personale e quindi i costi generali. Per questo motivo ha invece richiesto agli uffici di fare una verifica e determinare a quanto ammontavano i “risparmi” straordinari nelle spese di personale che si sono realizzati nel corso dell’anno (soprattutto dovuti a pensionamenti non immediatamente sostituiti). La cifra corrispondeva a circa € 55.000 ed è l’importo che si è utilizzato per far lavorare 11 persone, seppure solo per qualche mese, senza incrementare di un centesimo le spese per il personale. È evidente che, se si fosse deciso di avviare selezioni per assunzioni a tempo determinato (e non interinali), le procedure sarebbero ancora in corso e i lavoratori ancora disoccupati.
Assicuriamo che, anche nel 2014, il costo complessivo del personale sarà ancora una volta inferiore a quello dell’anno precedente: però avremo offerto la possibilità di lavoro a circa una dozzina di persone per qualche mese. Non sarà moltissimo, ma è l’inizio del tipo di risposte che la giunta Palazzetti vuole dare!
Creare qualche opportunità di lavoro senza aumentare la spesa complessiva è proprio il contrario di “mettere le mani in tasca ai cittadini”. E i fatti concreti, al contrario delle parole, sono qui a dimostrarlo.
Per quanto riguarda la segretaria del Vice Sindaco, in realtà si tratta di un tentativo di dare vita a uno sportello di ricerca fondi impegnando una persona per 4 (quattro) ore settimanali. A seguito di una diversa organizzazione degli uffici, si è reperita questa funzione all’interno e quel servizio non è più attivo dal 1° novembre.
Cordiali saluti.

La Vice Sindaco Cristina Fava
Casale Monferrato 18/11/2014

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