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Da Intesa Sanpaolo: il nuovo “Programma Filiere” prevede 10 miliardi per rilanciare l’economia italiana post emergenza

Le linee guida del programma:

  1. Plafond di 10 miliardi da destinare alle nuove filiere
  2. Coinvolte 2.500 aziende capo-filiera in Italia
  3. Rinnovato lo strumento di Confirming per la gestione della supply chain.

Intesa Sanpaolo sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ha lanciato diverse iniziative per supportare le imprese di ogni settore e dimensione e intende ora contribuire con nuovi strumenti a supportare e rilanciare l’economia italiana nella delicata fase di “ripartenza” che il paese deve affrontare rinnovando il proprio Programma Filiere con un progetto dedicato a valorizzare le intere filiere produttive. Queste infatti, propulsore indispensabile per il Sistema Italia e cuore del nostro sistema economico e produttivo, garantiscono lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza favorendo occupazione e investimenti.
Accanto alle grandi aziende del Made in Italy ci sono migliaia di fornitori italiani che contribuiscono alla realizzazione dei loro prodotti e ne costituiscono la Filiera produttiva, orgoglio del nostro paese.
In questo eccezionale momento storico Intesa Sanpaolo potenzia il Programma Sviluppo Filiere rivolgendosi a 2.500 Filiere italiane ad altissimo potenziale per il nostro Paese, appartenenti a tutti i settori produttivi e distribuite sull’intero territorio nazionale, con un indotto generato per circa 300 miliardi di euro: ad esse sarà destinato il nuovo plafond di 10 miliardi di euro di nuovo credito.
In un mercato composto da tante aziende di piccole dimensioni e in un contesto di difficoltà come quello attuale, il rapporto di filiera strategico tra leader della filiera e propri fornitori può diventare infatti uno straordinario moltiplicatore e facilitatore per l’accesso al credito da parte delle imprese minori, facendo leva sulla forza e solidità dei “champions del Made in Italy” che possono far beneficiare i loro fornitori del proprio profilo di credito.
Da diversi anni infatti Intesa Sanpaolo è in prima linea nel supportare le imprese italiane con il Programma Sviluppo Filiere che, dal suo avvio a fine 2015, ha coinvolto circa 700 capi-filiera, con i loro 16.000 fornitori collegati e un giro di affari di circa 70 miliardi di euro.
La Divisione Corporate & Investment Banking, guidata da Mauro Micillo e la Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese sono fortemente impegnate per il successo dell’iniziativa, che mira a facilitare la connessione tra le grandi imprese Corporate (capo-filiere) e le PMI loro fornitrici, facilitando una gestione integrata e a 360° di tutto il sistema produttivo italiano.

Alcune delle importanti novità previste nell’ambito del Programma:

  1. sostegno del ciclo finanziario delle forniture tramite Confirming, piattaforma completamente digitale di finanza di filiera di Intesa Sanpaolo che consente ai fornitori dei capo-filiera di ottenere liquidità immediata, smobilizzando direttamente online i propri crediti, con una formula rivista e rinnovata. In questo ambito, viene introdotta la possibilità per i capo-filiera di allungare i termini di pagamento con il credito di fornitura, generando un vantaggio di liquidità complessivo per la filiera stessa;
  2. partnership con Fintech leader di mercato per integrare l’offerta di Supply Chain Finance con soluzioni innovative come il Dynamic Discouting, un servizio che consente, ai grandi buyer che hanno eccesso di liquidità, di proporre ai propri fornitori il pagamento anticipato delle fatture a fronte di uno sconto sul prezzo pattuito a suo tempo, con un meccanismo facile, web based, e che aggiorna automaticamente la contabilità;
  3. supporto agli investimenti della Filiera, con finanziamenti a medio-lungo termine e possibilità di accesso alle agevolazioni governative legate al Covid-19, in ottica di rilancio del sistema economico;
  4. riconoscimento migliorativo del profilo di rischio attraverso la valorizzazione della Filiera e del leader di Filiera;
  5. accesso al credito dedicato ai partecipanti al Programma.

“Il nostro nuovo Programma Filiere – dichiara Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo –è elemento di ulteriore vicinanza ai nostri clienti, che contano circa un milione di imprese e microimprese di cui 250mila PMI. La versatilità e l’esperienza di un grande operatore come Intesa Sanpaolo è in grado di potenziare, sviluppare e modulare la propria offerta a supporto dell’intera filiera fino a garantirne il più piccolo fornitore, come dimostrano i 700 contratti di filiera supportati nel corso del Programma. Oggi più che mai, sono necessari strumenti facilmente accessibili, efficaci e immediati da parte della banca e il plafond da 10 miliardi che destiniamo alle Filiere è il segno tangibile della nostra fiducia nella ripresa compatta del sistema”.

“Supportare l’economia reale facendo leva sulla solidità dei grandi champion di sistema – spiega Mauro Micillo, responsabile della Divisione Corporate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo e Amministratore Delegato di Banca IMI – è la chiave per uscire più rapidamente dalla crisi e avviare la ripresa. Le PMI possono trarre numerosi benefici dall’unire le forze con i capifiliera, tra i quali il miglioramento del merito di credito, la maggiore rapidità nell’accesso ai finanziamenti, la condivisione di progetti industriali di ampia portata che comprendono l’intera supply chain. Le aziende leader hanno compreso da tempo il valore e la portata strategica delle filiere industriali e sono pronte a investimenti importanti per supportarle. Le recenti operazioni concluse da Intesa Sanpaolo con due eccellenze quali FCA Italy e Gucci vanno in questa direzione, a beneficio di migliaia di fornitori e sub-fornitori e di centinaia di migliaia di lavoratori italiani tra dipendenti diretti e dell’indotto”.

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