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Da un dipendente Cit di Novi: al Cit i soldi ci sono per tutti meno che per noi dipendenti

Buongiorno redazione, sono un dipendente del tristemente noto CIT consorzio intercomunale trasporti di Novi Ligure. Scrivo più che altro con la rabbia di chi le difficoltà, i problemi aziendali li vive quotidianamente ormai da qualche anno. Il CIT, per chi ancora non avesse capito, è un’azienda a totale capitale pubblico! Quindi i primi a indignarsi per ciò che è la vergognosa situazione attuale, dovrebbero essere i Cittadini Contribuenti. Nondimeno, gli organismi preposti al controllo di tali società “Partecipate”. Nei vari articoli che ormai da qualche anno si susseguono, leggo di “bilanci in rosso, debiti con fornitori, stipendi pagati ormai regolarmente in ritardo (quelli degli autisti), tredicesime e quattordicesime erogate in 3 volte con ritardi di mesi, so che per alcuni queste cose sono distanti anni luce, ma per delle famiglie “normali”, sono fondamentali gli emolumenti previsti per legge e contrattualmente. E soprattutto le scadenze previste diventano “vitali” per poter far quadrare il più umile ma non meno importante bilancio familiare! Questo mio sfogo, vorrebbe essere un grido di aiuto per una situazione ormai tragicomica. Sento parlare di piani di rilancio, ottime prospettive per il futuro, fiducia negli attuali amministratori… quelli che hanno fatto scrivere titoli come “metropolitana per andare all’outlet”, “il CIT è salvo”, “servono 500.000 euro per uscire dalla crisi” – ma il debito totale supera abbondantemente il milione – “il CIT deve rimanere pubblico”, “apriamo ai partner privati”, “il CIT è una risorsa”, “il CIT è un peso per i comuni soci”… Insomma, potrei andare avanti ancora molto, sempre riprendendo articoli di giornali. Invece mi fermo un attimo per chiedere: ma se ci sono i soldi per pagare consulenze esterne di varia natura, valutazioni economiche, tecniche, assicurazioni Covid, buone uscite d’oro, assunzioni amichevoli in tempi di profonda crisi, etc, perché a mancare sono sempre e solo gli stipendi per gli autisti?
Perfida volontà o semplice menefreghismo?
Concludo, sono già stato oggetto di contestazione, sanzione disciplinare, dispetti vari, da parte aziendale, per aver reso dichiarazioni alla stampa locale, dichiarazioni contestate per la forma, non sui contenuti. Questo per sottolineare che io, a differenza di altre persone considerate rispettabili, mi assumo le responsabilità di ciò che faccio. Come ogni uomo che si ritenga tale sarebbe tenuto a fare.

Distinti saluti.
Lettera firmata.

 

 

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