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Elezioni tra le polemiche

Alessandria – A elezioni in corso, ieri la Lega ha espulso dal partito Emanuele Rachiele, candidato al consiglio comunale per la Lega. Rachiele, che è disabile e si sposta su una sedia a rotelle, nei giorni scorsi, era stato sentito dai carabinieri per aver denunciato una finta aggressione avendo raccontato di essere stato aggredito da un uomo di colore che aveva cercato di strappargli il borsello, mentre ad aiutarlo a difendersi c’era stato un amico minorenne. Rachiele si è poi giustificato raccontando che l’idea è stata dell’amico che gli aveva anche provocato degli strappi alla maglia che indossava, per rendere più credibile il racconto.
A Valenza la campagna elettorale è stata da subito caratterizzata da una polemica riguardante Sabrina Deambrogi, la candidata della lista di Alessandro Deangelis che in un selfie pubblicato sul suo profilo Facebook, appariva con un tatuaggio delle SS sul petto. La diretta interessata ha dichiarato alla stampa che il tatuaggio non l’ha più da anni e che non ha mai avuto sentimenti nazisti al punto che il figlio ha la tessera del Pd.
Ancora polemica a Gavi tra la sindaca Rita Semino e la la vicesindaca – per due legislature sindaca del Comune ed ora nuovamente candidata – Nicoletta Albano (insieme nella foto), indagata dalla procura per concussione e peculato. Già consigliere regionale di Forza Italia per la lista Gavi nel Cuore, vuole tornare alla guida del Comune di Gavi ma a sfidarla c’è il medico Carlo Massa, 70 anni, con la sua squadra, SìAmoGavi, dove figura proprio Rita Semino, l’ottantaseienne sindacalista della Cisl che nel 2016, raccogliendo l’invito della stessa Albano, è diventata sindaca poiché Nicoletta Albano non poteva essere rieletta, in quanto sarebbe stato il terzo mandato consecutivo. Alla fine dell’anno scorso la Semino è stata convinta a firmare le dimissioni da sindaco (dimissioni mai protocollate) imposte – secondo l’accusa – dalla Albano con uno stratagemma amministrativo per andare al voto un anno prima della fine del mandato. È intervenuta la Procura della Repubblica che sta indagando in seguito ad una registrazione che Rita Semino ha effettuato durante il colloquio con Nicoletta Albano. Dopo il blitz dei carabinieri del 22 gennaio in Municipio, il Comune è stato commissariato e il commissario prefettizio, Maria Clara Callegari, ha fatto un’accurata ricognizione per cui è partita una seconda indagine, per peculato, nei confronti della stessa Nicoletta Albano, alla quale pochi giorni fa gli inquirenti hanno sequestrato 33.000 euro, somma che si sarebbe fatta rimborsare dal Comune per una serie di acquisti. In campagna elettorale, però, l’ex sindaco non si è data per vinta: ha accusato Semino di tradimento e ha continuato a chiedere il voto.
È la solita cagnara gaviese o qualcosa di più?

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